domenica 1 febbraio 2009

Lode all'incertezza e "all'inconcludente filosofare" (quant'è bella la vita dell'ingrippato...)


Avevo una promessa da mantenere, un impegno, un libro da finire oggi.
Un sassolino, ha bloccato il mio percorso di lettore inconcludente...


"...mio padre, per quanto ci si fosse adoperato con le buone o con le cattive, non era riuscito a farmi concludere mai nulla; tranne di prender moglie, questo sì, giovanissimo; forse con la speranza che almeno avessi presto un figliuolo che non mi somigliasse punto; e, pover'uomo, neppure questo aveva potuto ottenere da me.

Non già, badiamo, ch'io opponessi volontà a prendere la via per cui mio padre m'incamminava. Tutte le prendevo. Ma camminarci, non ci camminavo. Mi fermavo a ogni passo; mi mettevo prima alla lontana, poi sempre più da vicino a girare attorno a ogni sassolino che incontravo, e mi maravigliavo assai che gli altri potessero passarmi avanti senza fare alcun caso di quel sassolino che per me intanto aveva assunto le pproporzioni d'una montagna insormontabile, anzi d'un mondo in cui avrei potuto senz'altro domiciliarmi.

Ero rimasto così, fermo ai primi passi di tante vie, con lo spirito pieno di mondi, o di sassolini; che fa lo stesso. Ma non mi pareva affatto che quelli che m'erano passati avanti e avevano percorso tutta la vita, ne sapessero in sostanza piu me. M'erano passati avanti, non si mette in dubbio, e tutti braveggiando come tanti cavallini; ma poi in fondo alla via, avevano trovato un carro: il loro carro; vi erano stati attaccati con molta pazienza, e ora se lo tiravano dietro. Non tiravo nessun carro, io; e non avevo perciò nè briglie nè paraocchi; vedevo certamente più di loro; ma andare, NON SAPEVO DOVE ANDARE."

Luigi Pirandello - UNO, NESSUNO E CENTOMILA.
"...e a un Dio fatti il culo non credere mai..." - Faber, Coda di Lupo